Roger De Vlaeminck su Tadej Pogačar: “Ma chi sono i suoi rivali? Dove sono gli italiani? Con me e Merckx non avrebbe potuto fare 90km in solitaria”
La straordinaria stagione di Tadej Pogačar non ha impressionato Roger De Vlaminck. Da Eddy Merckx a Stephen Roche e Bernard Hinault, Tadej Pogačar è un corridore a parte, “il migliore della sua generazione”, se non “il migliore di tutti i tempi”. Storico rivale di Eddy Merckx, riuscendo comunque nel corso della sua carriera a conquistare almeno una volta le cinque Monumento (tra cui quattro volte la Parigi-Roubaix e tre la Milano-Sanremo, per un totale di undici successi), Monsieur Roubaix (soprannome conquistato grazie ai suoi nove podi totali nella Regina delle Classiche) sottolinea proprio quella che ritiene essere una mancanza di avversari.
Con buona pace dei vari Remco Evenepoel, Mathieu van der Poel e Jonas Vingegaard, l’ormai 77enne fiammingo conferma il suo tratto ruvido e non ritiene assolutamente il fenomeno sloveno il migliore di tutti i tempi, pur riconoscendone ovviamente la supremazia attuale. Se dunque anche nomi come Eddy Merckx e Bernard Hinault si sono sperticati in grandi lodi sullo sloveno, mettendolo quantomeno sul loro piano (il Cannibale si lasciò andare anche in alcune considerazioni di superiorità), il Gitano di Eeklo, che in carriera si è portato a casa 259 corse su strada, non è proprio di questa opinione.
“Eddy Merckx dice che Pogačar è migliore di lui, ma io non sono affatto d’accordo – ribatte fermamente a Het Nieuwsblad – È il miglior corridore del mondo al momento, ma mi è difficile ammirarlo perché è molto più forte degli altri. Alla Strade Bianche, Pogacar ha percorso 90 chilometri da solo. Ma chi c’era dietro di lui? Con me, Merckx o Maertens, non sarebbe mai riuscito a percorrere 90 chilometri da solo”.
Lo sloveno viene dunque così sminuito visto che i suoi rivali non sarebbero alla sua altezza: “Mi chiedo: chi è la concorrenza? Evenepoel e Jonas Vingegaard, ma quest’ultimo gareggia solo al Tour de France. In questo modo, Pogacar potrebbe diventare il quarto corridore a vincere tutti e cinque i Monumenti. Ora gli mancano solo la Milano-Sanremo e la Parigi-Roubaix”.
Anche se questo dovesse succedere, per il classe 1947 c’è comunque qualcosa che non va: “Ma anche qui, bisogna vedere chi sono i suoi rivali. Dove sono gli italiani, per esempio? I Moser, Gimondi e Bitossi contro cui abbiamo corso? Chi sono i grandi nomi italiani al momento?”
Da Ekoï è già Black Friday! Tutto il sito al 60%! |
Ascolta SpazioTalk! |
Ci trovi anche sulle migliori piattaforme di streaming |